Inizia tutto per caso, come spesso avviene; in una chat di trekking, ricevo l!?’info di un gruppo in partenza per la Bosnia.
Interessante, forse, chissà….copia e incolla e salvo la notizia.
Giorni dopo mi imbatto nel promemoria, telefono…mi convinco che,… sia una cosa utile e generosa, …decido di partire.
Al passare dei km, ci si incontra ,il convoglio carico di merce,di propositi, di energia ..si compatta prima delle frontiere.. il viaggio ha inizio.
All’ arrivo a Medjugorje altri furgoni, altra mercanzia, altri volenterosi volontari.
Le consegne di derrate iniziano subito ma insieme ad esse , viene recapitato il fatto di ESSERCI, nuovamente!
Per chi lì riceve, I pacchi in dono, finiranno presto ma, non l idea che, anche se da remoto, il gruppo …LAVORA, intraprenda iniziative, finanziamenti, collette alimentari, accertamenti e appuntamenti sanitari, prosegua coi progetti e ne faccia partire di nuovi, forte di una solidarietà varia, che è latente in tutti noi ma che forse, va solo spronata, e come!? …se non con l’esempio !
Gli incontri e le consegne proseguono serrate, orfanotrofi, case protette, singole famiglie in angoli remoti.
Non nascondo di aver nascosto qualche lacrima, nel momento dei saluti, nascosto dietro ad un furgone o ad una catasta di scatoloni ,quando il ricevente vedeva andarci via, forse per un sentimento di scoramento, di abbandono, di solitudine , difficoltà ,stenti MA,.. proprio quella smorfia, mi sembrava che all ‘ultimo virasse poi , in un quasi sorriso, in un quasi rassicurarsi, ma con una certezza ,…LORO per ME..CI SONO !……TORNERANNO!
Paolo
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